Emergenza rifiuti in Campania
continuano le proteste
Napoli -
Non si sa più dove mettere un milione di tonnellate di rifiuti che si
moltiplicano nelle strade della Campania e l’aria è diventata
irrespirabile . La gente non ne può più, e allora ecco che spuntano
blocchi, manifestazioni, incendi. E c’è anche il rischio infezioni, di
invasioni di insetti e ratti, e le condizioni igieniche possono
peggiorare con l’arrivo del caldo estivo. Volontari della protezione
civile e militari del genio tentano di ripulire le strade e spargono
sull'immondizia prodotti disinfettanti per limitare i cattivi odori e
per cercare di tenere lontani insetti e ratti. La situazione più
difficile è a Pianura, soffocata dai rifiuti, qui si trova una
discarica che tra l'altro é stata posta sotto sequestro della
magistratura. , ma i cittadini protestano e bloccano la strada
d’accesso. Si cerca di portare via i rifiuti via mare, già due navi sono
sbarcate in Sicilia ed in Sardegna, ma sono state accolte con proteste.
Il presidente del consiglio Prodi ha nominato un supercommissario, l'ex
capo della polizia, Giovanni Di Gennaro, ma la gente continua a
protestare. di Caterina Lisciotto
Napoli - Le strade sono impraticabili,
circolare non è certo semplice con tonnellate di immondizia sul ciglio
della strada. I rifiuti rintracciati sono tossici. Sotto la discarica di
Contrada Pisani, l’apertura della quale è categoricamente respinta, vi
sono ossidi di azoto e acido solfidrico, sostanze nocive. Infatti
l’accumulo della spazzatura negli anni ha avuto sulla popolazione un
effetto negativo non indifferente. Le stime dell’Istituto Superiore di
Sanità relative alla suddetta zona hanno mostrato che il tasso di
mortalità si è alzato del 9% per gli uomini e del 12% per le donne. Le
manifestazioni e i cortei, intanto, non hanno fine. L’Asir
(Associazione svizzera dei dirigenti e gestori degli impianti di
trattamento dei rifiuti) sta trattando con le autorità napoletane e con
Ginevra, Losanna, Berna e Zurigo. Anche la Lombardia è disposta a dare
una mano,” a condizione naturalmente che per salvaguardare l’ambiente
campano non venga corrotto quello lombardo”, come ha ribadito il
governatore Roberto Formigoni. L’emergenza, dunque, resta. di Raffaella
Caruso
Napoli - I rifiuti non raccolti, dopo
settimane e settimane stanno sommergendo le strade di Napoli e dintorni,
dando vita, ancora oggi, ad una serie di manifestazioni con blocchi
stradali. Numerosi sono i casi di bambini che presentano infezioni
intestinali a causa dei cumuli e di rifiuti che assediano le scuole. Ma
l’emergenza rifiuti inizia già dal 1994. I rifiuti solidi urbani non
sono raccolti perché le aree di smaltimento sono sature, in alcuni casi
poste sotto sequestro dalla magistratura o bloccate da manifestanti
locali, che ne rifiutano la presenza nei pressi delle loro abitazioni,
quindi il risultato è la presenza per le strade della Campania, e
soprattutto di Napoli, di cumuli disordinati e malsani di rifiuti che
creano gravi rischi igienico-sanitari per le popolazioni locali, oltre a
diversi problemi di ordine pubblico. Molte volte i rifiuti sono dati
alle fiamme dai cittadini esasperati, da questi incendi si verificano
emissioni di diossina e casi di intossicazione. A seguito dell'ennesima
emergenza, la Procura della Repubblica di Napoli ha avviato un'inchiesta
per epidemia colposa. di Carmen Spanò
Napoli - I “rifiuti” stanno diventando un
problema con serie ripercussioni anche sull’economia nazionale.
Diminuiscono le richieste di esportazione di prodotti tipici italiani e
campani e i turisti disdicono le prenotazioni per le vacanze. Seri
problemi si sono avuti in Sardegna a Cagliari quando un gruppo di ultras
si sono dati appuntamento sotto casa del presidente della regione Renato
Soru per protestare a causa della disponibilità data per smaltire i
rifiuti di Napoli. “La mia scelta è stato un semplice gesto di
solidarietà nazionale verso Napoli e la sua gente, messa in ginocchio
dalla camorra”, ha commentato Soru aggiungendo “Rischio l’impopolarità?
Se uno non ha il coraggio di affrontarla, allora è meglio che non faccia
politica”. Matteo Salvini, capogruppo della Lega ha detto che nella
partita Milan-Napoli di questa sera i tifosi rossoneri andranno allo
stadio con i sacchi di spazzatura e li regaleranno ai napoletani
affinché li portino a casa loro e li usino. Come afferma lo stesso
Salvini “E se si offendono per questo invece di indignarsi per quel che
succede nelle strade della loro città, pazienza. Noi confidiamo nel loro
senso dell’umorismo”. di Chiara Filardi
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